lunedì 7 gennaio 2008

Tabagismo e dieta

La particolarità del tabagismo è costituita dal fatto che le sostanze di cui si fa abuso, e che creano lo stato di dipendenza, agiscono in maniera subdola all'interno dell'organismo.

Anche se non ce ne accorgiamo, il nostro organismo subisce nel corso degli anni l'accumulo di sostanze nocive, pericolosissime per la nostra salute.
La sigaretta diviene, poi, una compagna di vita, apparentemente fedele e premurosa, che riesce a placare tensioni emotive, stimolarci nei momenti di stanchezza, farci godere di una protezione rassicurante nei rapporti interpersonali attraverso il rituale di accendere ed aspirare.

Questo sistema di sicurezza in realtà è solo apparentemente saldo e svanisce quando il fumatore cerca di smettere mettendo a nudo tutta la fragilità della sua dipendenza.
Rinunciarvi è molto difficile se non con una grande volontà e l'aiuto di terapie adeguate ed è in questi delicati momenti che il cibo può assumere il ruolo di contraltare e costituire una "valvola di sfogo" comoda e gratificante. Il soggetto rischia così di passare da uno stato di dipendenza ad un altro.

Nessun allarmismo comunque, smettere di fumare senza creare squilibri metabolici e senza aumentare di peso si può con:
- una dieta corretta e bilanciata ricca di frutta e verdura.
- tisane depurative a base di piante a spiccata azione drenante sul fegato, pancreas e reni.
- giuste integrazioni di minerali e ricorrendo talvolta a qualche pianta ad azione sedativa nei momenti d'ansia.
- una sana attività fisica dopo essere stati così a lungo "seduti" con la sigaretta in mano.

Che fare contro la "fame nervosa"?
E' giusto ammetterlo: nemmeno i considerevoli danni alla salute, a tutti ormai noti, sono un deterrente sufficiente. Quando poi ci si confronta con chi ha provato a smettere di fumare ed è aumentato di peso vengono a cadere le residue velleità battagliere.
Tipico problema per chi si allontana dal fumo è, infatti, la tendenza ad ingrassare, favorita dalla cosiddetta "fame nervosa".

Per evitare che questo accada è necessario cambiare abitudini alimentari e di vita; basti pensare a quanti fumatori saltino la prima colazione al mattino a favore del classico caffè o cappuccino seguiti subito dalla sigaretta.
In questo, ed in tutti gli altri casi d'errori alimentari, è fondamentale impostare una corretta alimentazione ricca di frutta e verdura cruda di stagione, di legumi e di cereali, diminuendo gli zuccheri raffinati ed i grassi saturi.

Appena si smette di fumare (specialmente se si fuma da molto tempo) possono insorgere poi delle vere e proprie crisi d'astinenza, non solo dalla nicotina ma anche dalla "gestualità" del fumo.
Al fumatore viene a mancare l'apporto psicologico che l'atto del fumare gli dava e di conseguenza possono insorgere nervosismo, ansia e, come abbiamo già ricordato fame nervosa.

Un aiuto dalla natura
In questi delicati momenti possiamo attingere un valido aiuto dalla natura.
Utile, ad esempio, il ricorso alla Valeriana sotto forma d'estratto idroalcolico o polverizzato.
Altre piante che si possono associare alla Valeriana per la loro spiccata attività antispasmodica e sedativa nervina sono il Biancospino e la Passiflora.
Per la sue note proprietà antidepressive, la capacita' della regolazione del sonno, il miglioramento del senso di prostrazione e di stanchezza può rivelarsi valido il ricorso all'Iperico (meglio noto come Erba di S. Giovanni) in soluzione idroalcolica o in comode formulazioni multicomposte.
Anche gli oli essenziali possono rivelarsi utili per disassuefarsi dal fumo. In questo caso si consiglia di mettere sul fazzoletto alcune gocce di essenze aromatiche (una per ogni tipo) di Pino, Eucalipto, Lavanda e Timo e ogni volta che si avverte il desiderio di fumare portarlo alle narici ed inspirare profondamente. Gli aromi, penetrando nel sistema olfattivo, influenzano il sistema neurovegetativo arrecando una sensazione di benessere.

Il tabacco, distruggendo la vitamina C, va ad indebolire le difese immunitarie, sicché i fumatori corrono più degli altri il rischio di ammalarsi anche delle più comuni patologie stagionali. Lo stress ossidativo, che nell'organismo del tabagista è all'origine di gravi patologie cronico-degenerative, può essere inoltre contenuto con il consumo regolare di alimenti ricchi di polifenoli (anche alcune spezie ed erbe aromatiche), una sorprendente famiglia di antiossidanti naturali che, tra l'altro, migliorano l'assorbimento della vitamina C.


Gli alimenti più indicati
Tutti questi alimenti vanno inseriti, in base alle personali abitudini alimentari del paziente, in una corretta e bilanciata terapia dietetica.
frutta ananas, arancia, fragola, kiwi, limone, mandarino, melone, mirtillo, papaia, pompelmo, ribes

verdura cavolo rosso, carota, cicoria, crescione, lattuga, malva, peperone, pomodoro, rucola, spinaci, tarassaco, zucca gialla

spezie cappero, menta selvatica, mirto, pepe, peperoncino, prezzemolo, semi di girasole e di sesamo, rosmarino, zenzero

frutta secca mandorla, noce, nocciola non tostate

pesce acciuga, aringa, salmone, sardina, sgombro, tonno, trota di lago

carne manzo, pollo, tacchino, vitello

salumi e
insaccati bresaola, coppa, culatello, mocetta, prosciutto crudo

formaggi Bel Paese, mozzarella, Philadelphia, quartirolo, ricotta, yogurt

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